Con l’arrivo delle intelligenze artificiali generative, molti si stanno ponendo l’ovvia domanda, ovvero se l’intelligenza artificiale sostituirà la fotografia. Se non immediatamente, almeno nel lungo termine.
Prima di proseguire riporto una citazione di Baudelaire (1821-1867).
❝Poiché l’industria fotografica era il rifugio di tutti i pittori mancati, scarsamente dotati o troppo pigri per compiere i loro i studi, questa frenesia universale aveva non solo il carattere dell’accecamento e dell’imbecillità, ma anche il colore d’una vendetta.❞
Allo stesso modo potremmo essere tentati dal dire che le AI generative sono il rifugio di tutti i fotografi e gli illustratori mancati o che l’avvento del digitale abbia, a suo tempo, aperto le porte della fotografia a tutti quelli incapaci di scattare in analogico.
Pittori mancati e fotografi emergenti
Ma prima di correre così velocemente ad interpretare questo estratto, dobbiamo ricordarci che Baudelaire era amico di Nadar (uno tra i padri indiscussi della fotografia) e che, per quanto ne sappiamo, almeno in tre occasioni sia andato nel suo studio a farsi ritrarre.
Sulle spalle di Nadar pesa tuttavia il fatto di essere effettivamente un caricaturista di scarso successo, che ha abbandonato la matita a vantaggio dell’apparecchio fotografico.
Ma se facesse parte della schiera di imbecilli di cui parla Baudelaire, Roland Barthes non lo avrebbe certo definito nel suo libro come il più grande fotografo del mondo.
Potremmo spendere ancora mille parole sull’argomento, ma cerco di riassumere tutto in un concetto semplice, spero non semplicistico.
Se voglio ottenere un’immagine che rappresenti la realtà, disegnare o dipingere richiede (oggi e a quanto pare già allora) molte più capacita tecniche rispetto a scattare una fotografia. A sua volta, scrivere un prompt per una AI generativa è molto più semplice che scattare una fotografia.
Quindi uno potrebbe far completamente schifo a disegnare, in compenso riuscire ad ottenere un’immagine accettabile tramite un apparecchiatura fotografica. E qualcun altro potrebbe essere una capra a fotografare e riuscire comunque ad ottenere un’immagine interessante con la AI.
Facciamoci ancora una volta aiutare da Nadar, che scriveva:
❝Non esiste la fotografia artistica. Nella fotografia esistono, come in tutte le cose, delle persone che sanno vedere e altre che non sanno nemmeno guardare❞
Mi sembra che colga abbastanza il punto.
Se non riesco tecnicamente a dipingere un albero e uso la fotografia come scorciatoia per ottenere l’immagine di un albero, sono una pittrice mancata.
Se invece decido di utilizzare il mezzo fotografico perché è quello che ritengo migliore per dare la mia rappresentazione dell’albero, allora sono una fotografa.
Se riesco ad ottenere qualcosa di intrinsecamente legato alla fotografia che non avrebbe potuto essere realizzato con altri mezzi, sono una buona fotografa.
Se sviluppo tecniche o linguaggi fotografici che superano i precedenti, entro nella storia della fotografia.
Quindi, l’intelligenza artificiale generativa, sostituirà la fotografia?
Certamente sostituirà parte della fotografia: se ho bisogno di una foto di un mucchietto di soldi per illustrare un articolo che parla di economia, mi costerà meno farmelo generare da un’AI che comprare la foto di stock. E questa sarà (ed è già oggi) una scelta assolutamente sensata.
Sicuramente scimmiotterà molta fotografia: i fotografi “falliti” cercheranno di ottenere con la AI cosa oggi non riescono ad ottenere con la macchina fotografica. Ma saranno fotografie mancate, così come molte delle prime fotografie sono stati dei quadri mancati, finite giustamente nell’oblio.
Chi la userà come punto di partenza per ottenere cose impossibili da realizzare con i mezzi ad oggi a disposizione e scoprirà nuovi linguaggi, non sostituirà la fotografia, così come la fotografia non ha sostituito il disegno e la pittura, ma ce ne farà vedere delle belle.
Almeno, spero.
secondo Dall-E (chat GPT)
secondo Dall-E (chat-GPT)
Postilla
I due ritratti sono generati con Dall-E con due semplici prompt. Non ho fatto particolari richieste e ho preso il primo output che mi è stato fornito. Quello di Nadar è francamente ridicolo e mal fatto, a prescindere dalla lieve somiglianza con Gene Wilder. Quello di Baudelaire, benché non somigliante, è un’immagine interessante. Ma che ce ne facciamo?
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