Cosa determina quanto costa una foto
Ci sono svariati fattori che contribuiscono a determinare quanto costa una foto: come per ogni bene o servizio, più è valido e apprezzato dal pubblico, più si paga.
Ma ci sono dei criteri più oggettivi per stabilire quanto costi una foto di un certo fotografo piuttosto che quella di un altro?
Possiamo identificare i tre principali:
- La complessità del lavoro
- Il valore del fotografo
- I diritti di utilizzo
Ve ne sono molti altri: dal valore dell’attrezzatura, all’investimento del fotografo in formazione e aggiornamento, dall’area geografica in cui opera e quella dove si trova il suo studio (se ne è provvisto).
Se alcuni di questi aspetti sono ovvi, altri non sono facilmente verificabili.
In questo articolo ci focalizzeremo su questi tre aspetti, a cui magari non hai mai pensato, ma a differenza di altri puoi controllare facilmente.
La complessità del lavoro
Un elemento che sicuramente pesa è quanto sia complessa l’immagine commissionata, in parole povere, quanto ci vuole in termini di tempo e risorse per realizzarla.
Con “risorse” intendiamo sia l’attrezzatura che tutto quello che serve per realizzare il set fotografico.
Più il fotografo è attrezzato, più deve avere anche le competenze per utilizzare tutta l’attrezzatura di cui è fornito.
Per fare un esempio che unisce questi due aspetti, avere cinque flash non significa solo aver investito denaro nel comprarli. Vuol dire anche essere in grado di creare un set di una certa complessità: mettere correttamente tre luci è più semplice che usarne cinque con profitto. Per questo, più il fotografo vuole preparare un set complesso, più deve aver investito in formazione e aver accumulato esperienza.
Quando parliamo di complessità, dobbiamo parlare di due aspetti: la difficoltà tecnica e la creatività. Questi non si escludono, ma a seconda della foto una delle due può essere prevalente sull’altra.
Parliamo di difficoltà tecnica, quando l’immagine presenta delle difficoltà oggettive nella sua realizzazione, ma non nella sua ideazione. La foto da e-commerce (esempio qui sotto) è più semplice da realizzare rispetto a quella con lo “splash” di terra. Dopodiché gli splash sono molto utilizzati in fotografia e non si tratta certo di un’idea originale.
Una cosa completamente diversa è la creatività di un’immagine. Ogni qual volta sia necessario che la foto sia di impatto, che spicchi e si differenzi dalle altre immagini in circolazione il fotografo deve mettere in moto la sua immaginazione
Questo è importantissimo se si tratta di un’immagine pubblicitaria, altrimenti si perde buona parte della sua utilità. Non ha infatti senso spendere soldi per mostrare alla gente un contenuto che ignoreranno e si dimenticheranno dopo pochi secondi.
Sia l’aumentare della difficoltà tecnica, sia la necessità di un apporto creativo ad un’immagine, hanno lo stesso effetto sulla tariffa del fotografo: in entrambi i casi ci vuole tempo.
Tempo per pensarla, tempo per organizzarla, tempo per farla.
Per questo non è tanto il numero di foto, quanto il tempo necessario per realizzarle a determinarne il prezzo.
Il valore del fotografo
Ancora prima di chiederti quanto costa una foto, sarebbe bene capire quanto costa il fotografo.
Per capire questo è fondamentale visionarne il portfolio, dove potrai farti un’idea di quali sono le sue capacità. Valuta sia i lavori commissionati, che quelli fatti come progetto personale a scopo dimostrativo. Spesso è in questi ultimi che il fotografo ti può mostrare il meglio di sé.
Avere un buon portfolio clienti è un altro elemento che contribuisce alle tariffe del fotografo.
Con “buon portfolio clienti” si intende innanzitutto avere dei clienti.
Sembra scontato, ma soprattutto all’inizio molti fotografi offrono gratis le loro prestazioni, proprio per fare portfolio e avere qualcosa da mostrare.
Quindi avere un portfolio con pochi servizi, potrebbe significare non aver ancora avuto nessun cliente pagante. Che non è un male, tutti si parte da zero e se quello che ti viene mostrato è valido non c’è da preoccuparsi. In questo caso ti dovresti però aspettare che il costo di una foto sia minore rispetto ad un collega con più lavori alle spalle.
Infatti, un portfolio ricco di clienti dimostra che il fotografo lavora ed è richiesto. Soprattutto ti assicura che abbia una buona esperienza sul campo
Anche il livello dei clienti incide sul valore del portfolio.
Se un cliente grosso e strutturato, senza troppi problemi di budget e con qualcuno che si occupa esclusivamente della comunicazione, ha scelto il tal fotografo tra tanti, vuol probabilmente dire che è stata una decisione ponderata, non dettata dal caso.
Anche la fama, meritata o immeritata, incide anche sulla tariffa, quindi qualcuno sul mercato da più tempo è normale che vi chieda di più di qualcuno che ha iniziato da poco.
Tutti questi sono indizi: ricordiamoci che non è vero che milioni di mosche non possono sbagliare…
I diritti di utilizzo
Il terzo fattore che incide su quanto costa una foto sono i diritti di utilizzo, quelli che normalmente si fatica di più a far capire.
Supponiamo che un regista voglia usare un brano musicale che un gruppo ha già fatto uscire in un disco, come parte della colonna sonora di un suo film, o un’azienda lo voglia usare per uno spot pubblicitario. Ovviamente in entrambi i casi devono corrispondere agli autori dei diritti di utilizzo proporzionali alla diffusione del film o dello spot.
Un discorso del tipo “ma io sono un grande regista/grande azienda, utilizzando la tua musica di darò ancora più visibilità” non se li sogna nessuno. Nemmeno il “ma tanto voi sta musica l’avete già composta, che vi cambia?”.
A maggior ragione farsela comporre apposta e in esclusiva costerebbe ancora di più.
Il succo è che se qualcuno utilizza una foto per fare dei soldi in modo diretto o indiretto (per esempio farsi pubblicità fa guadagnare soldi in modo indiretto) parte dei soldi se li fa grazie alla foto ed è giusto che dia parte di questi soldi al fotografo. Pertanto i diritti di utilizzo si calcolano esattamente sulla base di quanti soldi il cliente può guadagnare dall’operazione.
Per approfondire sui diritti di utilizzo, abbiamo nel blog un articolo specifico.
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Il professionista è abituato a questi conti.
Per poter fare un preventivo al cliente, devo per forza sapere quanto mi costa fare una foto e quanto vale come diritti di utilizzo. Anche un lavoro di crescita o di auto promozione deve essere quantificato in termini di ricaduta economica: in base a questo stabilisco se quanto mi costa farlo è proporzionato a quanto penso di ottenere.
Il fotoamatore spesso trascura tutti questi aspetti perché che lo fa per divertimento e normalmente non pensa di ricavare nulla dalle sue fotografie. Ma se degli amici propongono un’uscita a cena, non vi interessate su che tipo di ristorante hanno in mente, se una pizzeria o un tre stelle Michelin?
Davvero non importa quanto spenderete perché tanto è per divertimento?
Capire quanto vi costa un progetto vi aiuta anche a capire una cosa importante: quanto dovreste far pagare un lavoro occasionale. E anche se decidete di non farglielo pagare vi dà una misura di cosa gli state dando e quindi di cosa verosimilmente potreste aspettarvi in cambio.
