Un ritratto inizia in sala pose e finisce tra le tue mani. I ritratti fotografici su file sono effimeri, quelli stampati restano. In un mondo in cui tutto viaggia su schermo e stampare una fotografia sembra superfluo, abbiamo voluto fare in modo che una stampa fotografica di qualità non diventi uno scoglio.
Per questo ci siamo forniti sia di carta fotografica professionale di piccolo formato, che di carta fine art certificata Hahnemühle e stampiamo a pigmenti con una Canon imagePROGRAF pro1000.
Perché ha senso non “ancora oggi”, ma “soprattutto oggi” stampare un ritratto realizzato in uno studio fotografico?



Tre buoni motivi per avere un ritratto stampato
1 – Un file è tutt’altro che per sempre
Un file generato oggi, è diverso da un file generato ieri e sarà diverso da un file generato domani.
Non è una massima sapienziale tipo “panta rei” ma un dato di fatto molto pratico: se oggi un file è stato ottimizzato per essere visto correttamente su un certo tipo di monitor ed essere stampato in modo fedele con una certa tipologia di stampante, non è detto che questo sia ancora vero con la prossima generazione di monitor e stampanti.
Quindi tenere da parte il file per visualizzarlo o stamparlo in futuro, non è come mettere in cantina una bottiglia di pregio: il rischio di trovarsi con dell’aceto imbevibile è molto alto.
2- Stampare in un secondo momento non garantisce qualità
Che sia una stampa cromogenica o a pigmenti, una stampa eseguita a mano da un operatore è il meglio che si possa ottenere. Spesso questo tipo di stampa è chiamato Fine Art ed è preceduta da diverse prove di stampa, un’accurata calibrazione del monitor e della stampante.
Se si ha solo il file, innanzitutto non è facile per un privato accedere a laboratori che stampino in questo modo, è più probabile trovare qualcuno che stampi in modalità automatica.



Scopri il servizio Family Portrait
Dopodiché, anche se lo si trovasse, mancherebbe un elemento fondamentale: il fotografo!
Infatti è la fase di stampa e non la consegna del file quella che conclude il suo lavoro; la foto potrebbe essere stata post-prodotta in un certo modo nell’ottica di stamparla su una certa carta e con un certo metodo di stampa. Per questo è meglio che il ritratto (o qualunque altra fotografia) sia stampato sotto la supervisione di chi lo ha realizzato.
3- La visione a monitor è limitante sotto molti punti di vista
Il monitor dona solo alle foto mal fatte… Aumenta la luminosità, rende più brillanti i colori, simula nitidezza anche laddove non c’è. Al contrario una buona foto, ricca di sfumature nei colori e nei chiariscuri, a monitor risulta appiattita e semplificata. Viene invece valorizzata in una stampa realizzata con tutti i crismi.
Infine: per quanto tempo siamo capaci di osservare un’immagine a monitor?
Normalmente poco. Anche perché ormai l’abitudine più diffusa è quella di passare rapidamente da un’immagine all’altra.
Un ritratto fotografico, che si è desiderato, a cui è stata dedicato del tempo per realizzarlo, non merita forse un po’ più di attenzione? Stampato su carta, che sia incorniciato o conservato nella sua scatola, diventa un oggetto tangibile con cui è più facile rimanere connessi.