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Last Updated on: 19th Settembre 2022, 12:23 pm

Un Ritratto fotografico fine art, è veramente quello che vuoi?

Tutti ne parlano, tutti lo vogliono, tutti lo vendono (ahi!), ma che cos’è un ritratto fotografico fine art?

Premetto che l’ho scoperto col tempo, perché quando ho studiato fotografia non se ne parlava proprio, per cui è necessario un passo indietro.

Partiamo dal materiale

Quando da adolescente ero ancora presa bene per la pittura ad olio, mi ricordo bene che quasi tutte le marche di colori ad olio (di tele e di altri prodotti per la pittura) avevano una serie scolastica e poi una fine art dedicata ai professionisti; ricordo anche con dolore l’esborso necessario per avere un colore che non era previsto nella serie per principianti ma solo nella fine art.

I pittori professionisti ovviamente compravano soltanto fine art, ma per me l’esborso non valeva la pena. I miei quadri rimanevano delle croste, sia fatti coi colori scolastici che con quelli fine art .

Questo è un punto fondamentale: ora che la stampa a pigmenti ha preso piede, anche in fotografia esistono stampanti fine art e carte fotografiche fine art, ma se le uso per stampare una ciofeca di foto, restano l’equivalente fotografico di una crosta dipinta coi colori più cari in commercio.

Qualcosa è fine, ma non tutto è art

Se da un lato è legittimo dire che si stampa fine art nel momento in cui si hanno i mezzi e le competenze tecniche per farlo ( noi stampiamo con Canon imagePROGRAF PRO-1000 su carta fotografica fine art Hahnemuhle) un altro discorso è dire che vi sto proponendo una fotografia, un ritratto, o qualsivoglia immagine fine art perché sto suggerendo in modo più o meno implicito che state acquistando dell’arte.

Non voglio entrare nel merito di cosa sia arte e cosa no, chi lo sancisca, il ruolo dei critici e dei collezionisti, mi tengo fuori da questo ginepraio. Penso però che tutti siamo d’accordo sul fatto che una fotografia non sia arte solo perché l’ha detto il suo autore.

Quindi lasciamo perdere l’arte, se vi fate fare un ritratto e vi piace, va bene così. Se poi tecnicamente è ineccepibile, una stampa fine art non potrà che valorizzarlo.

Però lo devo dire…

Non posso però tacere che sul mercato, quanto si parla di ritratto fotografico fine art, non ci si riferisca solo alla stampa ma anche allo stile. Chi lo propone normalmente ricerca, dalla luce alla post produzione, di imitare la pittura figurativa, portando avanti un concetto pittorialista (che io speravo fosse morto già ai primi del ‘900) per cui una foto è tanto più bella e “artistica”, quanto somiglia ad un quadro.
Nulla di male, è un punto di vista che non condivido, ma se il risultato piace non mi straccio le vesti, visto che stiamo comunque parlando di un prodotto commerciale.

Noi da Plastikwombat invece abbracciamo in toto l’idea che la fotografia è un mezzo nuovo e indipendente dalla pittura, che ha la sua estetica e il suo linguaggio che sono in continua evoluzione e a cui bisogna prestare continua attenzione per vivere e raffigurare il presente.

Quindi anche il ritratto ve lo facciamo con questo spirito. Poi ve lo stampiamo fine art.

Vuoi sapere cosa proponiamo da Plastikwombat? Clicca per saperne di più!

Vuoi sapere come nasce da noi un ritratto “fine art”?

-la project experience

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-il pittorialismo di ritorno

Se invece vuoi capire meglio cosa sono i prodotti stampati che normalmente vengono proposti, puoi leggere

-i fotoquari, le fotorighe e i fotopois

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-Un servizio fotografico in studio: sai quello che dovresti sapere?

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