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…allora la compro (guida all’acquisto della prima reflex)

Nonostante in un post precedente vi abbia suggerito che per iniziare a fotografare non vi serve una
macchina fotografica, so benissimo che state collezionando i volantini con le offerte dei kit macchina+zoom e, benché la vogliate prima delle vacanze, non state riuscendo a decidervi.
So anche che magari ad ottobre verrete a fare il corso di fotografia e probabilmente scoprirete di aver fatto l’acquisto sbagliato.

Ok, magari sono troppo pessimista sulle vostre capacità di acquisto e troppo ottimista sul fatto che verrete proprio al corso da me; in ogni caso, per non iniziare col piede sbagliato, vi do qualche dritta sull’acquisto dell’apparecchio.

La cosa che dovete assolutamente tenere in conto è che esistono due formati del sensore, quello DX e quello FX, il cosiddetto full frame (DX e FX sono le denominazioni di Nikon, userò queste per praticità ma il discorso è lo stesso per le altre marche). Il sensore di formato FX è grosso come il fotogramma di un rullino (24x35mm) quindi una macchina full frame si comporta come una reflex a pellicola, a parte per il fatto che al posto della pellicola c’è il sensore.
Il formato DX invece ha un sensore un po’ più piccolo: in pratica è come se riquadrassimo uno scatto fatto col formato FX eliminando una bella fetta di bordo.
In questo momento i formati FX si trovano soltanto sulle macchine di gamma alta, che probabilmente non è il tipo di acquisto a cui state pensando. Dovete però considerare che molto probabilmente nel giro di qualche anno il formato FX sarà la norma anche sulle macchine di gamma più bassa, quindi è probabile che la vostra prossima reflex sarà in formato FX.
Capisco che se non avete ancora acquistato la vostra prima reflex non vedete motivo per preoccuparvi dell’acquisto della seconda: invece dovreste, perché oltre al corpo macchina bisogna comprare almeno un obiettivo (a meno che non vogliate una pinhole, in questo caso vi bastano un pezzo di plastica nera e uno spillo).
Obiettivo DX su corpo macchina analogico
Sto considerando volutamente i due acquisti separatamente, perché la tecnologia dei corpi macchina è ancora in evoluzione, mentre quella degli obiettivi (se escludiamo alcune novità tipo il controllo della vibrazione sulle ottiche lunghe) è tutto sommato ferma. Per cui, mentre un buon obiettivo vi durerà a lungo, un corpo macchina sarà superato nel giro di cinque anni.
Ciò significa che tra cinque anni magari vorrete cambiare il corpo macchina ma non necessariamente l’obiettivo.
E qui arriva la brutta notizia: gli obiettivi DX non vanno bene sui corpi FX  mentre è vero il contrario. Se mettete un obiettivo DX su un corpo FX la foto verrà nera o estremamente vignettata in tutta la zona di sensore che il formato FX ha in più rispetto al formato DX.
Nella foto qui a sinistra vedete una foto scattata con un corpo macchina analogico (corrispondente al formato FX) con un obiettivo zoom 18-200 mm formato DX ad una focale attorno ai 100mm. Soprattutto negli angoli in basso le vignettatura è evidente. In questa foto dall’estetica un po’ vintage ci può anche stare, ma in genere è fastidiosa.
Obiettivo DX su corpo macchina analogico
Nella foto a destra, stesso corpo macchina, stesso obiettivo ma ad una focale di 200mm. La vignettatura non si vede, si nota solo un po’ di perdita di nitidezza sui bordi. A questa focale non è inutilizzabile, anche se non è il massimo. Indicativamente vignetterà meno a focali lunghe che a focali corte, ma non è possibile esserne certi finché non lo si prova.
In conclusione, se oggi vi comprate il kit macchina+ obiettivo DX, quando cambierete macchina dovrete cambiare anche obiettivo.
Quindi, a meno che non abbiate deciso di spendere veramente poco perché non siete nemmeno sicuri che vi piaccia fotografare e che continuerete, la scelta giusta è comprare un corpo DX e un obiettivo FX (che vi andrà bene anche su una macchina a pellicola). Spenderete un po’ di più subito ma risparmierete dopo. Ovviamente dovrete rimanere fedeli alla marca che avete scelto, perché gli attacchi sono tutti diversi.
La domanda che a questo punto sorge sempre spontanea è quanto c’è da spendere.
Non è facile dare una risposta. Sull’obiettivo io non risparmierei, un obiettivo brutto dà solo dolore e tristezza (lo so non è una spiegazione molto tecnica, ma si aprirebbe un capitolo troppo lungo).
Sul corpo macchina non bisogna seguire le sirene, in compenso è necessario sapere un paio di cose che nessuno vi dice mai.
Le sirene sono i Megapixel: qualunque sia la vostra scelta ne avrete più che a sufficienza. Se fate foto all’esterno di giorno, non si noterà molto la differenza tra una reflex amatoriale e una semi-professionale, soprattutto perché essendo alle prime armi, i vostri scatti non saranno particolarmente “puliti” e non vi avvantaggerebbe molto avere un’apparecchiatura migliore. Valutate quindi di spendere di più nel caso in cui facciate molte foto all’interno o con poca luce: man mano che salite di prezzo avrete meno rumore nell’immagine (quella sgranatura che fa l’effetto di un televisore mal sincronizzato).
Quello di cui praticamente nessuno vi parla è l’ergonomia del corpo macchina, ossia dove si trovano ghiere e pulsantini per le varie regolazioni. Nei modelli di fascia più bassa, che sono rivolti ai fotoamatori, i comandi a portata di mano sono quelli dei programmi di esposizione pre-confezionati (modalità paesaggio, ritratto, tramonto, etc), in quelle pro e semi-pro i comandi a portata di mano sono tempi, diaframmi e iso, cioè quello che serve per usarla in modalità manuale. Nei modelli pro i programmi pre-confezionati sono assenti.
Se vi appassionerete di fotografia e soprattutto se deciderete di seguire un buon corso di fotografia, vi troverete ad utilizzare l’apparecchio in modalità manuale. Se ne avete appena comprato uno dove per cambiare tempi e diaframmi dovete fare cose troppo complicate, vi troverete in una situazione decisamente frustrante.
Purtroppo (scusate, è la seconda brutta notizia del post, ma è anche l’ultima) un’ergonomia decente non si trova nelle fasce medio-basse. La buona notizia però è che molti appassionati cambiano macchina frequentemente, per cui potete trovare nell’usato dei corpi macchina semi-pro a prezzi interessanti.
Infine vi consiglio di comprare una delle due marche più diffuse. Nonostante il clima tra chi ha fatto una scelta o l’altra sia da derby, sono assolutamente equivalenti. Il vantaggio sta nella qualità abbastanza continua nel tempo dei corpi macchina, quindi in qualunque momento lo vogliate cambiare ci sarà sempre un modello che fa il caso vostro, e la vasta offerta di obiettivi, anche di altre marche più economiche ma valide, che fanno attacchi compatibili con i due marchi più venduti.

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