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Mi faccio la REFLEX

Esemplare di fotografo staccatosi dal branco intento a  fotografare Iddio solo sa cosa, guardato con perplessità da anziano galiziano.

Possedere una REFLEX con uno sfacelo di Megapixels, sembra a molti il primo passo da compiere per iniziare a fare foto sul serio.
La foto qui a destra illustra un cattivo utilizzo della propria attrezzatura fotografica e un’ottima occasione per esporsi al pubblico ludibrio.
Ora capisco che se vi dico che io ho una Nikon D800 e una Hasselblad 500C medio formato a pellicola mi dite di andarci io a fare le foto con un roito di apparecchio fotografico; per placarvi vi dico subito che ogni tanto ci vado. Ma non è questo il punto.
Se volete incominciare a fotografare, all’inizio potete anche fare a meno della macchina fotografica (e con questo intendo anche il telefono o qualunque apparecchio in grado di fare foto).
Vi bastano un’edicola o una connessione internet. Perché la prima cosa che dovete fare è capire che immagini volete scattare, cosa volete dire, qual è il vostro linguaggio, la vostra estetica, i vostri temi preferiti. Se avete appena iniziato e non sapete ancora fare foto, o fate delle foto tremende, la cosa migliore è lasciar perdere un momento e farsi una bella collezione di foto che vi piacciano, scelte tra quelle già fatte da altri.
Strappate le pagine dalle riviste, fatevi un account su Pinterest (questo è il mio) e raccogliete il tutto in degli album che vi ispirino. Se avete un’idea, cercate foto simili a quello che volete realizzare, attaccatele sul muro in modo da averle davanti agli occhi in continuazione.   
il muro dietro la mia scrivania

Anche se non sapete nulla di tecnica fotografica e non siete in grado di capire come sono state fatte, per ora non importa: create il vostro gusto personale. Capire quale foto vi piacerebbe fare è il primo passo per farla.
Poi dovrete imparare come farla e capire quale attrezzatura vi serve, ma è il passo successivo.
Comprarsi la reflex e imparare un po’ di tecnica, sarebbe come comprarsi l’automobile, prendere la patente, ma non avere nessun posto in cui andare. Per cui, dopo aver fatto il giro dell’isolato sgasando si finisce col riporla mestamente in garage.

Nello scegliere le foto che vi piacciono, lasciate però perdere i forum e le piattaforme per fotoamatori (su cui tornerò in un altro post).
Puntate in alto, altrimenti rischiate di formarvi un gusto mediocre e completamente scollegato da dove sta andando la fotografia in questo momento.

Se ora siete confusi e non sapete da dove partire, vi posso dire che io sono abbonata a  Photo e a Vogue Italia. Se vi piacciono il reportage e la street photography la scelta ovvia è andare a spulciare tra i fotografi di Magnum, se vi piace il food, per esempio c’è YAM.  Non è assolutamente un elenco esaustivo, né vuole esserlo. Ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
E non dimenticatevi di Richard Avedon, mi raccomando (il mio prof Miguel Oriola, ci aveva detto che un fotografo che non sa chi sia Avedon è un po’ come un cristiano che non sa chi sia Gesù).

Per concludere, qui a destra, una mia foto fatta con una macchina che non è proprio performante. Polaroid a forma di Taz (qui a sinistra)  e pellicola Impossible Project. Ok, non è il capolavoro del secolo, ma non fa nemmeno pena: ciò che la rende interessante è la composizione, come sono disposte le linee e l’alternarsi di zone chiare e zone scure. Tutte cose che qualunque apparecchio è in grado di catturare. Anche il buon Taz!

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