Le vicende che intrecciano Lievi Favole e Filmuzik, per quel che mi riguarda ruotano e si richiudono attorno al nostro video Sottosopra. Video musicale che abbiamo realizzato per l’omonima canzone di Gavinuccio Canu, suonata e interpretata da Gianni Maroccolo, Miro Sassolini e Swanz the Lonely Cat.
Questo è il video di Sottosopra, realizzato da Plastikwombat. Guardatelo subito, così si capisce di cosa stiamo parlando.
Tutto incomincia con Swanz che mi parla di progetto su Gavinuccio Canu.
Come spesso mi capita con lui abbozzo e resto vaga: tanto un 80% dei musicisti di cui mi parla non so chi siano (non me ne vogliano i tanti musicisti di cui mi parla e che grazie a lui ho scoperto), o se va bene conosco il gruppo ma non i nomi dei componenti.
Qui però non posso nascondermi: c’è un video da fare, allora devo ammettere la mia ignoranza e chieder venia.
Mi faccio mandare la canzone e inizio ad ascoltarla in cerca di ispirazione, mentre cerco informazioni su Gavinuccio e la new wave sarda. Se provate a cercare su internet, il sacro Graal da cui attingere pare essere il docufilm ‘The Missing Boys’, di Davide Catinari, ma ahimè al momento non è in streaming su nessuna piattaforma.
Anche se dalla sinossi riesco ad estrarre qualche nome, Physique du role, Démodé, Polarphoto, Ici on va faire, Weltanschauung, Agorà, Crepesuzette, Maniumane, Vapore 36, sono tanti aghi nel gran pagliaio di internet.
Miro Sassolini, Swanz the Lonely Cat e Lisandru Sanna eseguono “Sottosopra” al Cineteatro Astra di Sassari (2024)
Rassegnata chiedo a Swanz, che in un cortocircuito logico mi manda il link al sito dell’Associazione Culturale Gavinuccio Canu per la quale stiamo facendo il video.
Ma almeno riesco a guardare in faccia Gavinuccio e vedere il suo volto emergere dal segnale di supernova della copertina di Unkown Pleasures mi fa sperare che ci possiamo capire.
Quindi penso: fratello, scusa se è la prima volta che ascolto una tua canzone, però adesso la ascolto bene, ascolto solo quella, lascio perdere la conoscenza superficiale della scena in cui eri immerso, che tanto non mi sta portando a niente, e cerco di fare un video che ti piaccia.
Non so se ci sono riuscita. Non credo potesse non piacergli Il cielo sopra Berlino, non so se avesse cani e gatti come angeli custodi. Ma in fondo non importa, è il bello della musica: vive in ogni persona che l’ascolta e talvolta la abita in forme inaspettate.
Filmuzik 2025
A questo punto avevo fatto del mio meglio, ma se lo scopo di tutto era mantenere viva la memoria di Gavinuccio Canu e della sua opera, è chiaro che gli avrei reso un buon servigio cercando di proporre il video a qualche festival.
È stata quindi una bellissima notizia quella di essere stata selezionata per la 7ª edizione del FilMuzik Art Festival e ancor di più quella di essere tra i tre finalisti della sezione Videoclip.
Accettiamo quindi l’invito e voliamo a Gioiosa Jonica.
Sulla fiducia, nel senso che prima di confermare ho solo guardato di traverso il programma (ok, in questo progetto non sono mai sul pezzo, si è capito…) ed ero aperta a qualunque scoperta.
E guarda un po’? Proiettano ‘The Missing Boys’, di Davide Catinari nella stessa serata di ‘Sottosopra’.
Screenshot tratto dal catalogo del festival a cura di Alberto Gatto
Da un lato mi dico “finalmente, evviva!” riesco a vedere il film che avrei voluto e forse dovuto vedere prima di fare il video. Su quel “forse dovuto” parte un momento di panico, perché magari stavo per scoprire di averla proprio cannata male.
In questo ringrazio Davide Catinari che mi ha tenuta incollata allo schermo con la sua narrazione, senza lasciarmi il tempo di rimuginare.
Forse non solo: ascoltare la musica di quei ragazzi sul palco nati dieci anni prima di me e che ora si raccontavano a favore di camera, in fondo mi ha rassicurata. Abbiamo ascoltato gli stessi dischi, ci siamo incazzati per le stesse cose: non ci siamo conosciuti, ma forse per questo ci capiamo di meno?
Infine quando ho visto Gavinuccio comparire sullo schermo, mi sono sentita come se rivedessi un vecchio amico che purtroppo non avrò più occasione di conoscere. E il cerchio si è chiuso.
Ma perché i gatti nel video?
Mi sembra ovvio, non vedo motivi per cui non si dovrebbero inserire gatti in un video, in un qualunque video.
Però se volete una spiegazione più completa le trovate nell’intervista che mi ha fatto Antonio Falcone per Radio Gamma Gioiosa, la trovate al fondo dell’articolo a cui punta il link. Ok, sembra un clickbait, ma ci sono risposte che esistono solo in funzione delle domande e qui le domande le ha fatte Antonio.
Quindi se volete le risposte, il posto giusto è lì.
Questo è il blog dello Studio Fotografico Plastikwombat, Silvia Vaulà e Paolo Grinza fotografi